Scrivere articoli SEO ottimizzati significa creare contenuti utili e interessanti per i lettori, ma anche facili da trovare e indicizzare su Google. Un buon articolo deve bilanciare la risposta alle domande degli utenti con l’uso strategico delle parole chiave e l’ottimizzazione on-page, migliorando la visibilità nei risultati di ricerca.
Indice #
Scrivere un Articolo: Un pezzo del puzzle per raggiungere i tuoi obiettivi #
Ogni articolo che pubblichi è come un pezzo di un grande puzzle: contribuisce, pezzo dopo pezzo, a costruire il successo della tua attività online. Non pensare mai a un articolo come qualcosa di isolato, ma vedilo come parte integrante di una campagna di marketing più grande, che ci avvicina ai tuoi obiettivi. Prima di continuare, chiediti: “Perché sto scrivendo questo articolo?” e se te l’ho detto io di scriverlo ma non sai il motivo allora puoi anche licenziarmi…
Ogni articolo che pubblichi ha uno scopo ben preciso, soprattutto quando parliamo di SEO: vogliamo diventare un punto di riferimento su un argomento specifico. L’obiettivo è che sia le persone che i motori di ricerca vedano il tuo brand come autorevole e affidabile su quel tema. Per fare questo, non ci limitiamo a scrivere un singolo articolo: ne scriviamo una serie, 5, 10 o anche 15, ognuno collegato agli altri, in modo da coprire tutto il campo semantico dell’argomento.
Per riuscirci, dobbiamo creare contenuti che esplorino ogni aspetto dell’argomento. E questo richiede una strategia SEO, non si improvvisa. Serve un calendario editoriale ben strutturato, dove ogni articolo copre un aspetto importante, contribuendo a costruire la tua autorevolezza su quel tema.
Quindi, primo passo? #
Scegli l’argomento principale su cui vuoi diventare un esperto. Poi, individua tutti i temi e sotto-temi collegati che puoi affrontare. Questi temi diventeranno i mattoni del tuo calendario editoriale, con l’obiettivo di far diventare il tuo brand la prima scelta per chi cerca informazioni su quell’argomento. Magari mandamelo così posso darti un feedback utile (gratis).
Scrivere con questa visione in mente ti permetterà di creare contenuti strategici, che aumentano il valore del tuo sito e attirano esattamente le persone che vuoi raggiungere. Una volta fatto questo torna pure qui a leggere l’articolo.
Passaggi per Scrivere un Articolo SEO #
Questi sono gli step da seguire quando scrivi un articolo ottimizzato:
- Definire l’argomento e l’obiettivo
Identifica l’argomento principale e stabilisci l’obiettivo dell’articolo (informare, educare, convertire). Sapere esattamente cosa vuoi ottenere ti aiuterà a creare un contenuto mirato e utile per i tuoi lettori. - Ricerca delle parole chiave
Utilizza strumenti come SEOZoom o Ahrefs per identificare le parole chiave principali, secondarie e correlate, in base all’intento di ricerca degli utenti. Selezionare le parole giuste è fondamentale per garantire che il tuo articolo risponda alle ricerche reali del tuo pubblico. - Analisi risultati attuali della keyword su Google.it
Prima di iniziare a scrivere, effettua una ricerca su Google.it con la keyword scelta e analizza i primi 5 risultati. Studia la lunghezza degli articoli, la struttura dei titoli, e il tipo di contenuto (guide, elenchi, opinioni) per capire cosa funziona meglio. Prendi nota di eventuali lacune: sono informazioni che potrai sfruttare per rendere il tuo contenuto ancora più completo e utile rispetto ai competitor. Questo passaggio ti dà una chiara visione di come posizionare al meglio il tuo articolo. - Creare un’outline dettagliata
Struttura l’articolo con un H1, sezioni principali con H2 e sottosezioni con H3. Assicurati che l’outline copra tutti gli aspetti importanti dell’argomento, garantendo una struttura logica e navigabile per i lettori, scrivi in ogni sezione il topic e le keywords. - Scrivere il contenuto
Segui l’outline per sviluppare il contenuto, integrando le parole chiave in modo naturale. Assicurati che il testo sia originale, interessante e risponda chiaramente alle domande del pubblico. - Ottimizzazione on-page
Ottimizza meta title, meta description, tag heading, URL, immagini (con tag alt descrittivi), e utilizza link interni ed esterni per migliorare la SEO on-page. Ogni elemento è essenziale per facilitare l’indicizzazione e migliorare il posizionamento del tuo articolo. - Verifica della leggibilità e dell’esperienza utente
Controlla che il contenuto sia facilmente leggibile, con elenchi puntati, paragrafi brevi e una formattazione adeguata per facilitare la fruizione e l’esperienza di lettura. - Pubblicazione e promozione
Pubblica l’articolo e promuovilo attraverso i social media, newsletter e altre piattaforme per aumentare la visibilità e attirare traffico.
01. Definire l’argomento e l’obiettivo #
Il primo passo, e probabilmente il più importante, è definire con chiarezza l’argomento e gli obiettivi del tuo articolo. Questo aspetto è spesso sottovalutato, ma credimi, fa tutta la differenza. Devi essere chiaro su ciò che vuoi ottenere come autore e su quello che il lettore si aspetta. Solo così potrai costruire un articolo che non solo attira l’interesse, ma risponde davvero alle esigenze dei lettori, posizionandosi bene nei risultati di ricerca e portandoti verso il risultato che desideri.
Punti Chiave #
- Identifica l’argomento principale: Deve essere rilevante per il pubblico e abbastanza specifico da attrarre lettori interessati, senza limitare il potenziale di traffico.
- Stabilisci un obiettivo chiaro: Decidi se l’articolo è volto a informare, educare o convertire. Ogni obiettivo richiede un approccio diverso e specifico per rispondere alle esigenze dei lettori.
- Adotta un approccio pratico: Evita la teoria astratta; offri suggerimenti concreti e passaggi applicabili, rendendo la guida facile da seguire e applicabile.
- Ricerca approfondita e analisi dei competitor: Esplora le fonti più autorevoli e studia gli articoli posizionati in prima pagina per comprendere i punti di forza e debolezza dei loro contenuti.
- Individua lacune o argomenti trascurati dai competitor: Cerca aree non trattate o argomenti esposti in modo superficiale e sviluppali nel tuo articolo per offrire una risorsa più completa e unica.
- Identificazione dell’argomento
Parti identificando l’argomento principale, che dovrebbe essere rilevante per il tuo pubblico target e allineato con gli interessi o le esigenze del tuo settore. L’argomento deve essere abbastanza specifico da attrarre lettori interessati, ma non troppo limitato da ridurre il potenziale di traffico. - Approccio pratico e utile per il lettore
Evita di cadere nella trappola di rendere l’argomento troppo teorico o complicato. Meglio un approccio pratico e diretto, con consigli concreti ed esempi che aiutino il lettore a capire e applicare ciò che legge. Prendiamo questo articolo, ad esempio: voglio che i miei clienti imparino a scrivere articoli SEO ottimizzati che non solo si posizionino su Google, ma che abbiano anche un vero valore per gli utenti e la rete. E, secondo me, il modo migliore per farlo è creare una lista di passaggi chiari da seguire. Così, chi legge può mettere subito in pratica e creare contenuti di qualità, utili e ben posizionati. - Definire l’obiettivo dell’articolo
Dopo aver identificato l’argomento, stabilisci un obiettivo chiaro. Gli articoli SEO possono avere finalità diverse, tra cui:- Informare: L’obiettivo è fornire al lettore conoscenze su un tema specifico. Gli articoli informativi devono essere dettagliati e rispondere alle principali domande dei lettori.
- Educare: In questo caso, l’articolo va oltre la semplice informazione, puntando a guidare il lettore in un processo o spiegare come svolgere un’attività. Ad esempio, questo tutorial su “come scrivere un articolo SEO”.
- Convertire: Alcuni articoli hanno l’obiettivo di portare il lettore a compiere un’azione specifica, come iscriversi a una newsletter, acquistare un prodotto, o richiedere un preventivo. In questo caso, il contenuto deve includere una call-to-action chiara e convincente.
- Ricerca delle Informazioni e Analisi dei Competitor
Dopo aver definito l’argomento e l’obiettivo, è fondamentale svolgere una ricerca approfondita delle informazioni disponibili sull’argomento. Utilizza fonti affidabili e autorevoli per garantire l’accuratezza dei dati e degli esempi inclusi nell’articolo. Inoltre, effettua un’analisi dei competitor per capire come viene trattato l’argomento dai siti che si posizionano già in prima pagina. Questo passaggio ti permette di identificare gli aspetti chiave che altri articoli coprono e di valutare la qualità e la profondità delle loro risposte. - Individuazione di Argomenti Non Trattati o Esposti in Modo Superficiale
L’analisi dei competitor consente anche di evidenziare lacune nel contenuto dei concorrenti o argomenti correlati che sono stati solo accennati ma non approfonditi. Ad esempio, potresti scoprire che molti articoli non forniscono esempi pratici o ignorano aspetti tecnici importanti. Identifica queste carenze e sviluppa il tuo contenuto includendo tali argomenti, così da offrire una risorsa più completa e realmente utile al lettore.
02. Ricerca delle Parole Chiave, intenti di ricerca e intento keyword #
Il secondo passo nella scrittura di articoli SEO su WordPress è la ricerca delle parole chiave, una fase che richiede attenzione al dettaglio e una chiara comprensione dell’argomento studiato in precedenza. Identificare le parole chiave principali e quelle collegate ad esse significa comprendere cosa gli utenti cercano online riguardo all’argomento di cui vuoi scrivere e come queste ricerche si allineano con il piano editoriale del tuo sito. È essenziale che le parole chiave scelte riflettano l’intento di ricerca degli utenti, che può essere informativo, commerciale, transazionale o navigazionale.
Punti Chiave #
- Ricerca approfondita delle parole chiave: Usa strumenti come SEOZoom, Google Keyword Planner, SEMrush, o Ahrefs per identificare parole chiave con un buon volume di ricerca e bassa competizione.
- Allineare le parole chiave all’intento di ricerca: Comprendi se l’intento è informativo, navigazionale, commerciale, o transazionale e scegli parole chiave che rispondano a queste esigenze.
- Integrare keyword correlate e a coda lunga: Aggiungi varianti e sinonimi rilevanti per coprire un campo semantico ampio, attirando più utenti con diverse intenzioni.
- Sfruttare i suggerimenti di Google: Utilizza i completamenti automatici di Google per scoprire keyword correlate, aumentando la copertura del contenuto e rispondendo a più intenti di ricerca.
- Differenziare search intent e keyword intent: Il search intent indica l’obiettivo generale della ricerca (informativo, transazionale, ecc.), mentre il keyword intent specifica l’intento legato a una parola chiave specifica.
- Creare contenuti rilevanti per ogni tipo di intento: Assicurati che il contenuto risponda all’intento dell’utente, migliorando la sua rilevanza e aumentando le probabilità di un buon posizionamento su Google.
Per ottenere risultati efficaci, strumenti come SEOZOOM, Google Keyword Planner, SEMrush, o Ahrefs sono indispensabili. Questi tool ti permettono di individuare parole chiave con un buon volume di ricerca e bassa competizione. Durante questa fase, è importante selezionare non solo la parola chiave principale, ma coprire il reale intento di chi effettua la ricerca che comprende anche quelle correlate e le parole chiave a coda lunga, sinonimi e varianti microsemantiche. Queste varianti, inclusi i termini tecnici e le domande comuni degli utenti, devono essere strettamente allineate con l’intento di ricerca e integrate nel tuo piano editoriale, garantendo così che il contenuto sia rilevante e ben posizionato per attirare il pubblico giusto.
Tools grauiti per fare keyword research: #
- Google Keyword Planner
Uno strumento gratuito di Google Ads, ideale per trovare volumi di ricerca e parole chiave correlate. Perfetto per campagne PPC, ma utile anche per SEO. - Ubersuggest (Versione Gratuita)
Fornisce idee di keyword, volume di ricerca e informazioni sulla difficoltà. La versione gratuita ha limitazioni giornaliere, ma è valida per ricerche di base. - AnswerThePublic
Visualizza domande e frasi correlate a una parola chiave, utilissimo per individuare gli argomenti di maggiore interesse per il pubblico. Limita il numero di ricerche giornaliere. - Keyword Generator di Ahrefs
Pur essendo un tool a pagamento, offre una versione gratuita con suggerimenti per 100 idee di parole chiave correlate, oltre a volumi di ricerca e difficoltà SEO. - Google Trends
Utile per monitorare le variazioni di popolarità di una keyword nel tempo, confrontare trend e individuare stagionalità nelle ricerche. - Keyword Surfer (Estensione per Chrome)
Mostra volumi di ricerca direttamente nei risultati di Google, consentendo una rapida visualizzazione dei dati durante la navigazione. - Keyword Sheeter
Genera rapidamente migliaia di keyword basate sui suggerimenti di Google autocomplete. Gratuito e veloce, utile per trovare parole chiave correlate. - Google Search Console
Permette di analizzare le keyword per le quali il tuo sito è già posizionato, fornendo insight per migliorare il posizionamento delle parole chiave esistenti. - SEO.ai AI Keyword Tool
Un tool gratuito che utilizza l’intelligenza artificiale per suggerire parole chiave e frasi correlate basate sulle ultime tendenze e intenti di ricerca. Fornisce suggerimenti intelligenti e mirati che possono migliorare la rilevanza del contenuto per il pubblico. - Keyword Tool (https://keywordtool.io/)
Genera migliaia di parole chiave a partire da una singola query, basandosi sui suggerimenti di completamento automatico di Google, YouTube, Bing, Amazon, eBay, e altri motori di ricerca. La versione gratuita fornisce ottimi spunti di keyword, anche se i dati su volume e competizione sono disponibili solo nella versione a pagamento.
Utilizzare google.It e i suggerimenti di google per trovare keywords correlate #
Google offre uno strumento semplice e gratuito per identificare parole chiave correlate: i suggerimenti di ricerca. Quando inizi a digitare una keyword su Google, il motore di ricerca fornisce completamenti automatici basati su ricerche popolari e rilevanti per quella parola chiave. Ad esempio, digitando “scrivere articoli SEO”, Google potrebbe suggerire varianti come “scrivere articoli sul web” o “scrivere articoli su commissione”. Questi suggerimenti sono utili per individuare keyword correlate e sinonimi che potrebbero aumentare la copertura del tuo contenuto, rispondendo a una gamma più ampia di intenti di ricerca dei tuoi utenti.
Le Ricerche Correlate, invece, si trovano in fondo alla pagina dei risultati di Google. Queste sono query correlate che Google suggerisce in base al termine di ricerca originale. Utilizzarle permette di ampliare il campo semantico dell’articolo, includendo parole chiave e sinonimi che potrebbero attrarre un pubblico più ampio. Ad esempio, se il termine di ricerca principale è “SEO copywriting”, le ricerche correlate possono includere “SEO copywriter freelance”, “SEO copywriting corso” o “scrittura SEO cos’è”. Incorporare queste keyword arricchisce il contenuto e risponde meglio agli intenti di ricerca dei lettori.
Search Intent (Intento di Ricerca) #
Il Search Intent è il motivo per cui una persona cerca qualcosa su Google o su un altro motore di ricerca. In pratica, risponde alla domanda: cosa vuole ottenere l’utente con questa ricerca? Ci sono quattro tipi principali di search intent, ognuno con un obiettivo diverso. Vediamoli con un esempio semplice: una torta al cioccolato.
- Intento informativo: L’utente vuole imparare qualcosa, capire come fare o conoscere meglio un argomento.
- Esempio: “come fare una torta al cioccolato”.
Qui, l’utente cerca informazioni per preparare la torta da solo.
- Esempio: “come fare una torta al cioccolato”.
- Intento navigazionale: L’utente cerca un sito specifico o una pagina web precisa, di solito di un marchio conosciuto.
- Esempio: “torta cioccolato Barilla”. Qui, l’utente vuole trovare la torta al cioccolato del marchio Barilla, magari per vedere il prodotto sul sito ufficiale.
- Intento commerciale: L’utente sta cercando e confrontando opzioni, valutando quale torta al cioccolato potrebbe comprare.
- Esempio: “migliori torte al cioccolato da comprare”. Qui, l’utente non è ancora deciso, ma vuole trovare una lista di opzioni e magari leggere recensioni.
- Intento transazionale: L’utente è pronto a fare un acquisto o prendere un’azione specifica.
- Esempio: “vendita torta al cioccolato” o “comprare torta al cioccolato online”. In questo caso, l’utente vuole acquistare una torta al cioccolato e cerca un negozio online o un sito per comprarla subito.
Capire il search intent è molto importante per creare contenuti che rispondano bene alle esigenze degli utenti. Ad esempio, se scrivi un articolo su “come fare una torta al cioccolato”, sarà più utile e popolare se risponde alle domande che le persone hanno quando cercano di cucinare la torta da soli.amento nei risultati di ricerca. Non sempre l’intento è scontato e a volte cambia nel tempo.
Non scrivere per una parola chiave ma per un Cluster #
Un Keyword Cluster è un insieme di parole chiave correlate attorno a un argomento principale, i cui risultati sui motori di ricerca sono per almeno il 50% uguali. Qui sotto ho preso come esempio la paorla chiave “SEO”. Se un utente cerca SEO o Cos’è la SEO o Ottimizzazione per i motori di ricerca, i risultati dati da google saranno per il 605/70% gli stessi. Questo ci dice che non dobbiamo creare articoli per ogni parola chiave e che dobbiamo includerle nell’articolo.
Scrivere l’articolo per un cluster ci permette di ottimizzare un articolo per il reale scopo di chi scrive l’articolo. In questo moro riusciremo a coprire il tema in modo più completo, attirando traffico da diverse ricerche simili. In questo caso, possiamo vedere un cluster di parole chiave correlate a “SEO” che rispondono a diversi intenti di ricerca, come spiegazioni sul significato, dettagli sull’ottimizzazione, e varianti che comprendono sinonimi e frasi comuni.
Creare un keyword cluster: passaggi #
- Identifica la parola chiave principale: In questo esempio, la parola chiave principale è “SEO”, che ha un volume di ricerca alto (14.800).
- TRova parole chiave correlate: Analizzando le keyword correlate nell’immagine, vediamo che queste includono varianti come “seo significato” (3.600), “ottimizzazione seo” (880), “cos’è la seo” (390) e “seo acronimo” (480). Queste parole chiave possono attrarre utenti con domande diverse ma tutte legate al concetto generale di SEO. Le puoi cercare con google suggest, inserendone una ad una e vedendo cosa suggerisce google.
- Organizza il cluster: Suddividi queste keyword in base a ciò che gli utenti cercano. Ad esempio:
- Definizione: “seo significato”, “cos’è la seo”, “seo acronimo”.
- Aspetti tecnici: “ottimizzazione seo”, “ottimizzazione dei motori di ricerca”.
- Sinonimi e varianti: “seo cos’è”, “s.e.o. significato”.
- Crea il contenuto: Scrivi l’articolo includendo queste parole chiave nei titoli e nelle sezioni pertinenti. Ad esempio, una sezione potrebbe definire “cos’è la SEO”, mentre un’altra può parlare dell’“ottimizzazione SEO per i motori di ricerca”.
Vantaggi di un keyword cluster #
Aumento del traffico organico: Con un cluster di keyword, il contenuto può intercettare più query, migliorando la visibilità sui motori di ricerca.i da trovare, rispondendo a più domande degli utenti su uno stesso argomento.
Ampia copertura semantica: Utilizzare un gruppo di keyword correlate permette di posizionarsi per più ricerche, intercettando utenti con intenzioni leggermente diverse ma comunque rilevanti.
Rispondere a più intenti di ricerca: Alcuni cercano il significato di SEO, altri vogliono sapere come fare ottimizzazione SEO. Coprendo entrambi, si crea un contenuto che risponde a una varietà di esigenze.
03. Analisi risultati attuali della keyword su Google.it #
L’analisi della SERP consente di confrontare il contenuto che abbiamo in mente con quello già presente e ben posizionato su Google. Questo confronto è essenziale per capire quali elementi rendono i contenuti dei competitor più performanti. Ad esempio, valutare la lunghezza degli articoli, la struttura dei titoli H2 e H3, le parole chiave utilizzate nei sottotitoli, l’utilizzo delle immagini, e la presenza di contenuti multimediali e soprattutto che argomenti hanno trattati, quali argomenti possono essere scritti meglio o se hanno sorvolato argomenti che possono essere importanti per i lettori.
Punti Chiave #
- Analizza i risultati della SERP: Cerca la tua parola chiave principale su Google e apri i primi risultati.
- Valuta la struttura dei titoli: Osserva i titoli H2 e H3 dei competitor per capire come organizzano il contenuto e quali sottotemi coprono.
- Controlla la lunghezza degli articoli: nota la lunghezza media degli articoli ben posizionati e cerca di rispettare, o superare, la loro completezza ma senza esagerare, idealmente dovresti fare la media dei primi 3 articoli e scrivere un articolo di quella lunghezza.
- Individua parole chiave e varianti Usate: Prendi nota delle parole chiave utilizzate nei sottotitoli e nel testo per identificare i termini più importanti.
- Esamina l’utilizzo di immagini e contenuti multimediali: Verifica se i competitor usano immagini, video o infografiche, e considera di aggiungerli anche nel tuo contenuto.
- Analizza l’autorità del dominio e il profilo di backlink: Utilizza strumenti come Ahrefs o Moz per vedere se il sito ha molti backlink o se ha un’alta autorità.
- Identifica le lacune nei contenuti dei competitor: cerca argomenti o dettagli che i competitor hanno trattato superficialmente e sviluppali nel tuo articolo per renderlo più completo.
Tools utili per analizzare i competitor e la struttura dei contenuti #
- Detailed SEO extension – Estensione Chrome gratuita per visualizzare rapidamente la struttura dei titoli e i dettagli SEO di una pagina.
- Link: Detailed SEO Extension
- Ahrefs SEO toolbar – Un’estensione di Chrome che fornisce dati rapidi su backlink, autorità del dominio e parole chiave ma anche struttura della pagina.
- Link: Ahrefs SEO Tool
04. Creazione dell’outline dell’articolo #
Punti chiave
Punti Chiave: 04. Creazione dell’Outline dell’Articolo
- Strutturazione Logica: L’outline deve avere una struttura logica e completa per rispondere all’intento di ricerca dell’utente.
- Definire le Sezioni: Ogni articolo deve avere sezioni principali (H2) e sottosezioni (H3) ottimizzate per le keyword principali e varianti rilevanti.
- Chiarezza e Navigabilità: La struttura dell’articolo deve essere chiara, con ogni sezione che affronta uno specifico aspetto del tema.
- Preparare le Informazioni: Annota parole chiave e link a fonti utili durante la creazione dell’outline per avere tutto a portata di mano.
- Gerarchia dei Titoli: Utilizzare correttamente la gerarchia dei titoli (H1, H2, H3, ecc.) per migliorare la leggibilità e l’ottimizzazione SEO.
- SEO On-Page: Integrare le keyword nei sottotitoli e nel corpo del testo in modo naturale per aumentare la rilevanza e migliorare il posizionamento.
Dopo aver raccolto e analizzato i dati necessari, il prossimo passo è creare un’outline dettagliata dell’articolo. Questa outline deve presentare una struttura logica e completa che copra tutti gli aspetti del topic, garantendo che l’articolo risponda pienamente all’intento di ricerca degli utenti. È essenziale avere un’outline chiara: sapere cosa scrivere prima di iniziare è fondamentale per una scrivere articoli efficacemente.
L’outline dovrebbe comprendere sezioni principali con titoli H2 e sottosezioni con titoli H3, ottimizzati per le keyword principali e per le varianti rilevanti. La struttura dell’articolo deve essere chiara e facilmente navigabile, con ogni sezione dedicata a un aspetto specifico del tema, riducendo al minimo eventuali lacune rispetto ai competitor. Durante la creazione dell’outline, annotate le parole chiave, o includete link a fonti che trattano bene il sub-topic, in modo da avere tutte le informazioni a portata di mano quando scriverete quella sezione.
Gerarchia dei titoli #
La gerarchia dei titoli è un elemento cruciale per organizzare e strutturare il contenuto di un articolo in modo chiaro e logico. Essa suddivide il testo in sezioni e sottosezioni, utilizzando titoli di vari livelli (come H1, H2, H3, H4 ecc.) per indicare l’importanza e la relazione tra le diverse parti. Il titolo H1 rappresenta il tema principale dell’articolo, mentre i titoli H2 suddividono il contenuto in sezioni principali, seguiti da titoli H3 per eventuali sottosezioni ed eventualmente H4. Una gerarchia ben definita non solo migliora l’esperienza di lettura, ma è anche fondamentale per l’ottimizzazione SEO, poiché aiuta i motori di ricerca a comprendere la struttura e la rilevanza dei contenuti.
Integrare le keyword pertinenti in modo naturale e strategico nei sottotitoli e nel corpo del testo è cruciale per migliorare la SEO on-page. Allo stesso tempo, mantenere coerenza e rilevanza delle informazioni aumenta l’engagement degli utenti e prolunga il tempo di permanenza sulla pagina.
05. Scrivere in ottica SEO? no… #
Punti chiave #
- Focalizzati sull’Utilità e la Qualità del Contenuto
- Scrivi contenuti originali e di alta qualità, che rispondano in modo preciso alle domande degli utenti. L’utente deve rimanere al centro dell’attenzione in ogni frase e paragrafo.
- Rispondi alle Domande dell’Utente
- Un contenuto ottimizzato è quello che risponde in modo esauriente ai bisogni del lettore, senza riempire il testo di parole chiave. Studia le necessità dei lettori e fornisci risposte dirette e utili.
- Struttura del Contenuto con Titoli e Sottotitoli
- Organizza il contenuto in sezioni logiche e definite, utilizzando titoli (H2) e sottotitoli (H3) che includano la parola chiave principale o una sua variante in modo naturale. Questo aiuta sia la leggibilità che l’ottimizzazione SEO.
- Utilizza Elenchi Puntati e Paragrafi Informativi
- Rendi il contenuto più accessibile con elenchi puntati e paragrafi brevi e chiari. Ogni paragrafo dovrebbe trattare un solo concetto, permettendo l’inserimento organico delle parole chiave senza compromettere la scorrevolezza del testo.
- Mantieni l’Intento di Ricerca al Centro
- Assicurati che il contenuto risponda all’intento di ricerca dell’utente (informativo, transazionale, ecc.). Includi le parole chiave in modo naturale, rafforzando la pertinenza del contenuto senza sembrare forzato o artificiale.
Nella fase di scrittura, l’obiettivo primario è produrre contenuti che siano utili al lettore, originali, di alta qualità e al contempo ottimizzati per i motori di ricerca. Ogni parola, frase e paragrafo deve contribuire a rispondere in modo preciso ed esauriente all’intento di ricerca identificato, mantenendo l’utente al centro dell’attenzione e con qualche accorgimento, usando le parole chiave giuste possiamo ottimizzarlo per la SEO.
Bisogna considerare che il contenuto ottimizzato è quello che risponde alle domande dell’utente. Se io rispondo alle domande, sto ottimizzando il mio contenuto. Non serve riempire il testo di parole chiave. Serve studiare le necessitù dei lettori e rispondere bene, con le parole e i contenuti giusti. Per garantire che il contenuto sia pertinente e di valore, è essenziale comprendere a fondo ciò che l’utente sta cercando. Il contenuto deve rispondere in modo diretto alle domande o ai bisogni espressi dagli utenti attraverso le keyword e le loro varianti.
Strutturare il contenuto con titoli e sottotitoli chiari #
Una buona organizzazione del contenuto è cruciale per la leggibilità e per la SEO. Suddividere l’articolo in sezioni logiche e ben definite, utilizzando titoli (H2) e sottotitoli (H3), facilita non solo la navigazione dell’utente, ma anche la comprensione da parte dei motori di ricerca.
Ogni titolo e sottotitolo dovrebbe includere la parola chiave principale o una delle sue varianti, ma in modo naturale, senza forzature. Questo approccio non solo aiuta nell’ottimizzazione on-page, ma assicura anche che il contenuto sia facilmente scansionabile dai lettori, migliorando così l’esperienza utente.
Utilizzo di elenchi puntati e paragrafi informativi #
Per migliorare ulteriormente la leggibilità, è consigliabile utilizzare elenchi puntati o numerati dove possibile. Questi elementi facilitano la comprensione rapida delle informazioni chiave, rendendo il contenuto più accessibile e scorrevole. Inoltre, i paragrafi dovrebbero essere brevi e ben strutturati, evitando blocchi di testo troppo lunghi che potrebbero scoraggiare la lettura.
Ogni paragrafo dovrebbe focalizzarsi su un singolo concetto o idea, sviluppandolo in modo chiaro e conciso. Questo approccio non solo rende il contenuto più digestibile, ma permette anche di inserire le parole chiave e le loro varianti in modo organico, senza compromettere la fluidità del testo.
Rispondere all’intento di ricerca #
Soddisfare l’intento di ricerca è il fulcro della scrittura SEO efficace. Durante la stesura del contenuto, è fondamentale mantenere sempre a mente le esigenze dell’utente e garantire che ogni sezione dell’articolo risponda in modo preciso alle domande o ai problemi che l’utente potrebbe avere.
Ad esempio, se l’intento di ricerca è informativo, il contenuto deve fornire spiegazioni dettagliate e accurate, mentre se è transazionale, dovrebbe guidare l’utente verso un’azione specifica, come l’acquisto di un prodotto o la registrazione a un servizio. L’inserimento delle parole chiave deve avvenire in modo naturale e pertinente, rafforzando il contenuto senza farlo sembrare artificiale o forzato.
06. Ottimizzazione On-Page #
L’ottimizzazione on-page è una componente essenziale della SEO che assicura che il contenuto venga correttamente indicizzato e valorizzato dai motori di ricerca. Questa fase prevede il miglioramento di vari elementi all’interno della pagina, con l’obiettivo di rendere il contenuto più visibile, rilevante e attraente sia per i motori di ricerca che per gli utenti. Se usate WordPress questo è relativamente facile grazie a plugin come RankMath, Yoast SEO, SEOPress, AllInOne SEO etc.
Punti Chiave #
- Tag title e meta description
- Il tag titolo deve includere la parola chiave principale ed essere rilevante per l’intento di ricerca. Mantienilo entro 60 caratteri per evitare che venga troncato nei risultati di ricerca.
- La meta descrizione deve essere chiara e persuasiva, con la parola chiave principale inserita naturalmente. Anche se non incide direttamente sul posizionamento, una meta descrizione accattivante aumenta il tasso di clic (CTR).
- URL (Permalink)
- L’URL deve essere breve, descrittivo e contenere la parola chiave principale. Rimuovi articoli e preposizioni per renderlo chiaro e immediato.
- Ottimizzazione delle immagini
- Utilizza un nome di file pertinente e un titolo descrittivo per ogni immagine.
- Compila il testo alternativo (alt) con una descrizione rilevante, che includa sinonimi o varianti della parola chiave principale.
- Ottimizza dimensione e peso delle immagini per migliorare la velocità del sito; considera il formato WEBP per ridurre il peso senza perdere qualità.
- Uso strategico dei tag H2 e H3
- Organizza il contenuto con titoli H2 e H3 che includano parole chiave correlate e varianti della parola chiave principale.
- Evita di ripetere eccessivamente la parola chiave in ogni titolo; usa sinonimi e termini correlati per una struttura più naturale e rilevante.
- Plugin di SEO per WordPress
- Se usi WordPress, sfrutta plugin come RankMath, Yoast SEO, SEOPress, o AllInOne SEO per semplificare e migliorare l’ottimizzazione on-page.
L’ottimizzazione on-page è essenziale per rendere il tuo contenuto visibile e rilevante, migliorando sia l’esperienza degli utenti che il posizionamento sui motori di ricerca.
Ottimizzazione del tag titolo e della meta descrizione e permalink #
Tag Title / Titolo SEO #
Il tag titolo è uno degli elementi più critici per l’ottimizzazione on-page. Deve includere la parola chiave principale e, se possibile, una variante, garantendo che sia rilevante per l’intento di ricerca. Un titolo ben ottimizzato non solo aiuta a migliorare il posizionamento nelle SERP, ma cattura anche l’attenzione degli utenti, incoraggiandoli a cliccare sul link. Quando scriviamo questi titoli, dobbiamo convincere si google a metterci al primo posto ma anche convincere un potenziale lettore che il nostro è il contenuto migliore che possa cliccare. È importante rispettare la lunghezza di circa 60 caratteri o meglio 580px che google ci offre per scrivere i titoli altrimenti verranno tagliati e potrebbero risultare poco chiari ai potenziali lettori.
Meta Description #
La meta descrizione, pur non influenzando direttamente il ranking, gioca un ruolo fondamentale nel tasso di clic (CTR). Deve essere informativa, persuasiva e includere la parola chiave principale in modo naturale. Inoltre, dovrebbe rispecchiare chiaramente l’intento di ricerca dell’utente, offrendo una sintesi accurata e attraente del contenuto dell’articolo. La lunghezza massima consigliata della meta description è di circa 155-160 caratteri.
Url / Permalink #
L’URL della pagina dovrebbe essere breve, descrittivo e includere la parola chiave principale. Un URL ottimizzato non solo è più facile da ricordare per gli utenti, ma è anche più indicativo per i motori di ricerca, contribuendo al miglioramento della SEO on-page. Ricordatevi di rimuovere le preposizioni e gli articoli e lasciare solo le parole più importanti.
Ottimizzazione immagini #
Le immagini all’interno dell’articolo non solo migliorano l’esperienza visiva, ma possono anche contribuire all’ottimizzazione SEO. È importante che ogni immagine sia correttamente descritta attraverso un tag alt che includa sinonimi o varianti della parola chiave principale. Questo aiuta i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto visivo e migliora l’accessibilità, rendendo il sito più fruibile per gli utenti con disabilità.
L’ottimizzazione SEO delle immagini deve includere:
- Nome del file: Il nome del file (miafoto.jpg) deve essere correlato alla sezione del testo, paragrafo o titolo in modo da rafforzare la pertinenza del contenuto, questo bisogna farlo prima di caricarlo sul sito.
- Titolo dell’immagine: Stesso discorso del nome del file, titolo pertinente. Questo se usate WordPress potete modificarlo sul sito.
- Testo Alternativo: Questo testo descrive l’immagine. Questa funzionalità nasce per aiutare gli ipovedenti a comprendere il contenuto dell’immagine ma viene letto anche dagli spider dei motori di ricerca e contribuisce al posizionamento delle immagini.
- Dimensione e peso: Ottimizzate le immagini per rendere il vostro sito più veloce. Le immagini vanno caricate della stessa dimensione cui vengono viste su PC. Se le vostre immagini al massimo occupano 800pixel, non caricatele da 1200px, ridimensionatele in questyo modo il sito si caricherà più velocemente. Stesso discorso per l’ottimizzazione del file, comprimete l’immagine usando un tool tipo: Resize, Convert, and Optimize Images. Verificate che lìimmagine compressa sia di buona qualità e caricatela risparmiando centinaia di Kbs.
- Formato Immagini: Sempre usando lo stesso tool convertite le immagini a WEBp un formato molto più performante e leggero che riduce drasticamente il peso delle immagini e migliora i tempi di caricamento e di conseguenza la SEO del vostro sito.
Utilizzo di parole chiave correlate nei tag h2 e h3 #
I tag H2 e H3 giocano un ruolo significativo nell’organizzazione del contenuto e nell’ottimizzazione SEO. Includere parole chiave correlate e varianti della parola chiave principale in questi tag non solo aiuta a migliorare la struttura logica dell’articolo, ma rafforza anche la rilevanza del contenuto per i motori di ricerca.
Questi tag fungono da segnali per Google e altri motori di ricerca, indicandogli quali parti del contenuto sono più importanti e pertinenti rispetto all’intento di ricerca dell’utente. Un uso strategico e naturale delle keyword in questi tag contribuisce a migliorare il posizionamento e la scansionabilità del contenuto.
Evitate di ripetere in ogni titolo la parola chiave, questo è spam. Dedicate un H2 ad una parola chiave, eventualmente usate delle varianti, delle correlate o entità legate al concetto negli altri sottotitoli, ma non ripetete in ogni titolo la parola chiave.
Link Interni #
I link interni sono un elemento fondamentale per l’ottimizzazione on-page e per migliorare la navigazione del sito. Collegare le diverse pagine del tuo sito aiuta i motori di ricerca a comprendere la struttura del contenuto e la relazione tra le varie sezioni, distribuendo in modo efficace l’autorità e il “link juice” all’interno del sito. I link interni permettono inoltre di guidare i lettori verso contenuti correlati, aumentandone il tempo di permanenza e migliorando l’esperienza utente.
Per ottimizzare i link interni:
- Collega a pagine rilevanti: Inserisci link verso articoli o pagine che approfondiscono argomenti correlati, mantenendo la coerenza tematica.
- Usa anchor text descrittivi: L’anchor text, ossia il testo cliccabile del link, deve essere chiaro e descrivere in modo preciso il contenuto della pagina di destinazione, preferibilmente includendo parole chiave.
- Evita l’eccesso: Aggiungi link interni in modo strategico, evitando di sovraccaricare il contenuto con troppi collegamenti che potrebbero confondere il lettore o sembrare forzati.
Un uso efficace dei link interni non solo migliora la SEO del sito, ma rende anche più facile per i visitatori scoprire contenuti aggiuntivi, aumentando il traffico verso le pagine chiave.
07. Pubblicazione e promozione: #
La pubblicazione e promozione dell’articolo sono cruciali perché, anche se hai scritto un ottimo contenuto, questo non si promuove da solo. Pubblicare è solo la prima metà del lavoro: devi anche assicurarti che il tuo pubblico lo veda. Promuovere l’articolo attraverso social media, newsletter, e altre piattaforme aumenta la sua visibilità e ti aiuta a raggiungere un pubblico più ampio. Ogni condivisione e ogni link contribuiscono ad amplificare il traffico verso l’articolo, aumentando anche la tua autorevolezza agli occhi dei motori di ricerca che vedono i tuoi post sui social, e migliorando il posizionamento nelle SERP.
FAQ #
Come si scrive un articolo in ottica SEO? #
Scrivere un articolo in ottica SEO significa creare contenuti che rispondano alle esigenze degli utenti e siano facilmente trovabili dai motori di ricerca. Questo richiede una buona ricerca delle parole chiave, una struttura ben organizzata con titoli e sottotitoli (H1, H2, H3) ottimizzati, e l’uso strategico delle keyword. È importante integrare queste parole chiave in modo naturale, evitando il “keyword stuffing”, e focalizzarsi sull’intento di ricerca dell’utente.
Cos’è la scrittura SEO? #
La scrittura SEO è un insieme di tecniche che ottimizzano i contenuti per i motori di ricerca. L’obiettivo è rendere i testi più visibili nelle SERP, aumentando così il traffico organico verso il sito. La scrittura SEO si basa su elementi come l’uso corretto delle parole chiave, la qualità e la pertinenza del contenuto, e l’ottimizzazione on-page (ad esempio, meta tag, URL ottimizzati, e tag alt per le immagini).
Perché è importante capire l’intento di ricerca? #
Capire l’intento di ricerca è fondamentale per creare contenuti che rispondano realmente alle domande o ai bisogni degli utenti. Se l’intento di ricerca è informativo, l’utente vuole ottenere informazioni; se è transazionale, è pronto a compiere un’azione, come acquistare. Un contenuto che non corrisponde all’intento di ricerca non sarà utile per l’utente e avrà meno probabilità di posizionarsi bene su Google.
Quali strumenti posso usare per fare keyword research? #
Esistono diversi strumenti gratuiti e a pagamento per fare keyword research, tra cui Google Keyword Planner, Ubersuggest, Ahrefs (versione gratuita), AnswerThePublic, e Google Trends. Questi strumenti ti permettono di trovare keyword correlate, analizzare il volume di ricerca e la difficoltà di posizionamento, e identificare le parole chiave che meglio rispondono all’intento di ricerca del tuo pubblico.
Qual è la lunghezza ideale per un articolo SEO? #
Non esiste una lunghezza ideale unica per tutti gli articoli SEO, poiché dipende dall’argomento e dall’intento di ricerca. In genere, gli articoli più completi e dettagliati, con oltre 1.000-1.500 parole, tendono a posizionarsi meglio per keyword competitive, poiché forniscono informazioni più approfondite. Tuttavia, è importante evitare il “riempimento” inutile: ogni parola deve aggiungere valore al contenuto.
Come posso migliorare la leggibilità di un articolo SEO? #
Per migliorare la leggibilità di un articolo SEO, è consigliabile usare frasi brevi, suddividere il testo in paragrafi, e utilizzare elenchi puntati o numerati. Inoltre, l’uso di titoli e sottotitoli chiari aiuta a organizzare il contenuto, facilitando la lettura e la comprensione. Infine, evitare termini troppo tecnici, a meno che non siano necessari, e optare per un linguaggio semplice e diretto.
Cosa significa “keyword stuffing” e perché va evitato? #
Il “keyword stuffing” è la pratica di riempire un testo con ripetizioni eccessive della stessa parola chiave, nel tentativo di manipolare il posizionamento nei motori di ricerca. Questa tecnica è considerata spam e viene penalizzata da Google, poiché riduce la qualità del contenuto e l’esperienza dell’utente. Le keyword devono essere usate in modo naturale e contestuale.
Come monitoro le performance del mio articolo SEO? #
Per monitorare le performance di un articolo SEO nel 2024, consiglio di lasciar stare Google Analytics che non è affidabile per via delle regole GDPR e basarsi su Google Search Console. Questo strumento fornisce dati sul traffico organico, la posizione media nelle SERP, il CTR (Click-Through Rate) e altre metriche utili per capire se l’articolo sta rispondendo bene alle query degli utenti. Analizzare queste metriche consente di apportare modifiche e miglioramenti per mantenere o aumentare il posizionamento.